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Parco archeologico di Mutina

Il Parco archeologico di Mutina (già Novi Ark) è parte del Parco della città, circa 5 ettari di area verde compreso all'interno dell’anello della pista ottocentesca dell’ex ippodromo di Modena.

A seguito delle scoperte archeologiche avvenute durante la costruzione del parcheggio interrato, è stato realizzato il parco archeologico smontando e rimontando in superficie le strutture della città romana rinvenute a 5 metri di profondità, sepolte dalle alluvioni.

Il parco è finora il solo spazio urbano in cui sono visibili i resti di Mutina nel loro contesto originario. Quasi tutte le strutture esposte si trovano nell’esatta posizione in cui sono state rinvenute.

Il parco archeologico all’aperto restituisce uno spaccato di Mutina. Lungo la strada acciottolata, una delle principali arterie di traffico del mondo romano di collegamento con le province settentrionali dell’Impero, sono allineati recinti funerari che racchiudono le stele sulle cui pietre sono incisi nomi e storie di vita dei cittadini della colonia romana; ai margini sono visibili le fondazioni dei resti di edifici rurali, vasche e impianti produttivi.

Il paesaggio nel quale si inseriscono i resti archeologici riflette e sottolinea i segni della memoria di questo sito: nelle aree che gravitano intorno alle strutture antiche sono state inserite piante diffuse in età romana, documentate anche grazie alle analisi archeobotaniche.

Al piano interrato, dove si trova il Parcheggio del Centro, sono allestiti due spazi contenenti le anfore rinvenute all’interno di ampie fosse, utilizzate come discariche urbane. 

Il parco archeologico Novi Ark è stato inaugurato nel 2012, punto di incontro fra le esigenze di realizzazione di un parcheggio e la salvaguardia e valorizzazione dei resti archeologici. È il risultato di un progetto condiviso, promosso da Comune di Modena, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Emilia Romagna e Soprintendenza. La sua realizzazione ha comportato lo smontaggio delle strutture di età romana dal piano originario, posto a 5 metri di profondità, e il loro successivo rimontaggio in superficie.

Progetto di valorizzazione e parco archeologico: Giovanni Cerfogli, Silvia Pellegrini, Ilaria Pulini (Comune di Modena) e Donato Labate (Soprintendenza)
Inserimento Paesaggistico e opere a verde: Rita Bega e Andrea Di Paolo 
Dimensione del parco: 50.000 mq
Area verde pensile e Novi Ark: 30.000 mq
Referente: Silvia Pellegrini (Museo Civico)

Il Museo propone alle scuole un percorso didattico sull'età romana che si sviluppa tra parco e museo.