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Sezioni

L’Etruria padana

Un sistema politico ed economico organizzato
VI - IV secolo a.C.
Nel corso del VI secolo a.C., nel territorio compreso fra l’Adriatico, l’Appennino e il Mantovano, cominciano a delinearsi i caratteri di un sistema politico economico organizzato che vede probabilmente Felsina (Bologna) nel ruolo di capoluogo, Spina come porto commerciale, Marzabotto e Mantova come avamposti strategici. 
Nel V secolo a.C. il Modenese appare fittamente occupato da una serie di insediamenti agricoli, ma è soprattutto dalle necropoli che provengono le principali testimonianze, in particolare dai ritrovamenti ottocenteschi della Galassina di Castelvetro e del vicino podere Nosadella. Le tombe 1 e 2 della Galassina appartengono a due membri di quella aristocrazia etrusca che nel V secolo doveva governare un piccolo centro, quasi sicuramente ubicato sulla rocca di Castelvetro. Oltre ai vasi cinerari, tra cui spicca la grande situla bronzea, sono presenti tutti gli elementi del corredo da banchetto in bronzo e in ceramica attica con cui erano sepolti i membri delle classi agiate.

Un altro importante nucleo di reperti è riconducibile alle aree di culto che si trovavano lungo le vie di transito appenniniche che collegavano l’Etruria settentrionale a quella centrale e tirrenica, percorse sia per scambi commerciali sia in relazione alla pastorizia. I numerosi bronzetti con funzione di ex-voto coprono un arco cronologico che va dal VI al IV secolo a.C.

La presenza della città etrusca a Modena non è stata fino ad ora archeologicamente documentata, anche se alcuni indizi, tra cui il ritrovamento nel Reggiano di un frammento di scodella che riporta un’iscrizione con il gentilizio mutna, potrebbero suggerire l’esistenza di un impianto urbano già in questa fase. 

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