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Sezioni

Strumenti scientifici

Gli strumenti dello scibile

L’origine della raccolta è connessa alla cultura positivista del primo direttore Carlo Boni e al suo concetto di museo come laboratorio di esperienze avanzate. A questo aspetto si intreccia il suo desiderio di raccogliere strumenti antichi utili ad illustrare le diverse fasi del progresso delle scienze.

Determinante in questo senso è l’arrivo di apparecchi e strumenti databili tra il XVIII e il XIX secolo provenienti in massima parte dal Gabinetto di Fisica dell'Università modenese. Nel suo insieme, la raccolta documenta l’interesse che illustri scienziati e abili artigiani della città ebbero sia per la ricerca avanzata che per le sue applicazioni pratiche.
Il percorso espositivo è articolato per grandi settori disciplinari: astronomia, elettromagnetismo, idraulica, termologia, ottica e meccanica.

Tra i materiali di maggiore interesse si segnalano le sfere armillari di Giovanni Maccari, l'accendilume di Alessandro Volta, il microscopio a riflessione di Giovan Battista Amici, l'orologio “perpetuo” progettato da Giuseppe Zamboni, i globi terrestre e celeste di Matteo Greuter e le macchine costruite nel laboratorio del Gabinetto universitario da Fra' Agostino Arleri. Risulta di grande interesse una selezione di modelli di macchine provenienti dall’Istituto dei Cadetti Matematici Pionieri fondato dal duca Francesco IV nel 1823.

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