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Sezioni

Il Medioevo

Da Mutina alla città comunale
VI - inizi XV secolo d.C.
I confini di Modena comunale non corrispondono a quelli disegnati dalle mura di Mutina romana. Lo spostamento della città post-antica rispetto a Mutina affonda le sue origini probabilmente nell’avanzato III secolo d.C., quando l’impero romano fu investito dalle prime incursioni barbariche. 

L’arrivo di nuove genti è visibile soprattutto nella ritualità funeraria: sepolture con ricchi corredi tipici del costume longobardo sono state trovate alle porte della città (Via Valdrighi e Piazza Grande) e nel territorio (Fiorano Modenese e Montale). La presenza dei Longobardi trova riscontro anche nelle fonti scritte, oltre che nell’archeologia: ad esempio, al re longobardo Liutprando è attribuita la fondazione del castrum di Cittanova, centro amministrativo autonomo rispetto alla città, da cui provengono alcuni reperti databili al VII secolo. 

Dopo il Mille sorsero invece gli insediamenti di Montale e Gorzano, possedimenti della chiesa episcopale modenese, fondati sui resti di due importanti terramare.

È dalla fine del Duecento e soprattutto nel Trecento che sono definite le sedi della vita religiosa e di quella pubblica, il palazzo comunale e la sede ducale. Gli scavi archeologici compiuti nelle fondazioni della Torre Mozza, entro il complesso del Palazzo Comunale (XIII secolo), hanno portato alla luce gruzzoli di monete e raffinate bottiglie in vetro, rare testimonianze della vita della città medievale.

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