La raccolta di pesi e misure
Antichi pesi e misure modenesi
Il nucleo più organico della raccolta è costituito dai pesi e dalle misure campione provenienti dall'Ufficio comunale della Bona Opinione e dall'Archivio Segreto della Comunità.
Si tratta di esemplari fabbricati a Modena tra il 1789 e il 1794 in occasione della revisione dei campioni in dotazione all'Ufficio della Bona Opinione al quale spettava la verifica e la bollatura periodica dei pesi e delle misure usate in città. L'incarico di sovrintendere alla realizzazione di nuovi campioni fu affidato a Giambattista Venturi (1746 – 1822) e a Giambattista Vandelli docenti presso l'Università di Modena. La fabbricazione fu commissionata ad abili artigiani locali – tra i quali l'ottonaro Giuseppe Parisini e i tornitori Giuseppe Franchini e Domenico Bertani – mentre le operazioni di precisione vennero svolte nel laboratorio del Teatro Fisico dell'Università dal capuccino Agostino Arleri, abile macchinista, e dal suo aiutante Antonio Sgarbi. Le incisioni sui campioni furono eseguite dal bolognese Gaspare Gajani, nominato incisore ducale nel 1795.
Prima dell'introduzione del sistema metrico decimale, l'unità di peso in uso a Modena era la libbra mercantile (340,5 grammi) suddivisa in 12 once; l'oncia era suddivisa in metà, in quarti e in ottavi. Nel commercio delle sete grezze, dell'oro e dell'argento si adottava la libbra di Bologna (361,8 grammi) suddivisa in 12 once; l'oncia era suddivisa in ottave, l'ottava in 20 carati e il carato in 4 grani. La mina costituiva l'unità fondamentale delle misure di capacità per gli aridi – cereali e sostanze solide come gesso, calce, carbone...- ed era composta da 25 coppelli; il coppello conteneva 3 libbre di frumento pari a 1,265 litri. I terreni venivano misurati con il braccio da legno o agrimensorio (52,3 centimetri) mentre, per misurare tessuti o altri prodotti di merceria veniva ustao il braccio da tela o mercantile (63,3 centimetri).
Dall'Ufficio della Bona Opinione provengono, probabilmente, anche la serie di tre misure di capacità in rame per la vendita al dettaglio del vino e la serie di tre misure di capacità pure in rame, a forma di mestolo, per la vendita al dettaglio dell'olio (sec. XVIII). A differenza dell'olio, che si vendeva a peso in libbre e once, il vino e gli altri liquidi venivano misurati in quartari; il quartaro si divideva in due mezzi quartari, detti sogli e ogni soglio era composto di 45 boccali. Il boccale (1,13 litri) si divideva in due mezzi boccali o in 4 fogliette.
Fanno parte della raccolta anche alcune serie di pesi a bicchiere impilabili, fondati sia sul sistema ponderale modenese sia su quello di altre città; la pila più antica, databile tra il 1452 e il 1471, reca inciso lo stemma e i titoli del duca Borso d'Este. Questo tipo di pesi, impiegati generalmente con bilance a bracci uguali, venne introdotto durante il regno di Carlo Magno e il più noto centro di produzione fu la città di Norimberga.
Le bilance sono rappresentate da un grande giogo di bilancia a bracci uguali, da tre stadere a doppia portata – appartenenti ad un tipo molto diffuso negli usi commerciali quotidiani – e da alcune bilancine monetarie, tutte dotate di corredo monetale, tra le quali si segnala l'esemplare recante lo stemma della Comunità di Modena, utilizzato probabilmente da una magistratura cittadina per il controllo delle monete in circolazione nel ducato a partire dalla metà del Settecento.
Il passaggio al sistema metrico decimale
L'adozione del sistema metrico decimale, introdotto negli Stati Estensi dal duca Francesco V con il decreto del 17 ottobre 1849 e reso di uso generale a partire dal 1852, è documentata da una pesiera con 5 pesi in grammi e da un metro, databili tra il 1856 e il 1858, fabbricati presso l'Officina metrica ducale. A seguito del decreto ducale vennero commissionati a Parigi i prototipi da usare come modello di riferimento per la fabbricazione dei nuovi campioni di misura, da custodire nell'Archivio Segreto, e su questi ultimi furono poi esemplate le misure campione per il Ministero dell'Interno e delle Finanze.
