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Giovanni Battista Dall'Olio

Giovanni Battista Dall'Olio (Sesso, Reggio Emilia 1739 – Modena 1823)
Il raffinato salterio con il piano profilato da cornicette intagliate e dorate, rosette di carta dorata e traforata, e delicati arabeschi dipinti in oro e malva è uscito dalla bottega di Giovanni Battista Dall'Olio (Sesso, Reggio Emilia 1739 – Modena 1823), come attesta la scritta contenuta in due cartellini applicati allo strumento: “Joannes Baptista Dell'Olio / Regiensis / fecit Bononiae Anno 1764”. Dall'Olio, che trascorse i primi anni di vita a Bologna, dove studiò filosofia e musica e fu allievo del celebre padre Giovanni Battista Martini, dal 1764 fu organista a Rubiera ove rimase fino al 1784, quando il duca Francesco III lo nominò Ragioniere ducale e, dopo tre anni, Maestro generale di canto, carica che mantenne fino al 1814; nei tre anni successivi, curò il riordino e la catalogazione del fondo musicale della Biblioteca Estense.

Dall'Olio fu non solo costruttore e virtuoso di salterio, ma anche organista e autore di saggi critici e scientifici, di testi poetici e di commedie. Tra i suoi numerosi scritti figurano gli Avvertimenti e regole pei suonatori di salterio (1770), pubblicato nel 1879 da Luigi Francesco Valdrighi, e una memoria Sopra la tastatura degli organi e dei cembali (1779) in cui illustra una nuova tastiera di sua invenzione – esemplificata nel campione di Tastierina di digitazione esposto - che avrebbe dovuto facilitare la digitazione sugli strumenti a tasto; l'invenzione riscosse un notevole successo tra i pianisti, interessando anche Liszt, ma non entrò nella pratica musicale.

 

Giovanni Battista dall'Olio (Sesso, Reggio Emilia 1739 – Modena 1823)
This extremely refined psaltery has been attributed to Giovanni Battista Dall'Olio,s Workshop, as confirmed by the inscriptions on two tags stuck to the instrument: Joannes Baptista Dell'Olio/Regiensis/fecit Bononiae Anno 1764. The surface is enriched by carved and gilded decorative patterns, perforated and gilded paper rosettes and delicate gold and mauve arabesques. Dall'Olio spent his first years in Bologna, where he studied music and philosophy and was a pupil of the famous Padre Giovanni Battista Martini. He subsequently moved to Rubiera and became an organist there from 1764 to 1784, when the duke Francesco III appointed him Ducal Accountant and, after three years, General Singing Master, a position he held up to 1814. In the following three years, Dall'Olio was in charge of the reorganisation and cataloguing of the musical collection of the Estense Library. He was not just the inventor of the psaltery and a virtuoso of the instrument, but also a skilled organist and the author of critical and scientific essays, poems and comedies. Two of his most popular written works are the Avvertimenti e regole pei suonatori di Salterio,1770 (Warnings and rules for the psaltery players), published in 1879 by Luigi Francesco Valdrighi, and the text Sopra la tastatura degli organi e dei cembali, 1779 (About the fingering of organs and hapsichords). In the latter, he presented to the public a new keyboard he had invented, a specimen of which is the Tastierina di Digitazione exhibited in this room, which would facilitate the fingering of keyboard instruments; this invention was very successful among pianists, and notably it caught Liszt's interest, yet it never became widely used in musical practice.