I nostri progetti speciali
La ricerca e la sperimentazione sono una delle missioni principali del Museo Civico di Modena. Sono strategici i progetti che coinvolgono la comunità scientifica, le istituzioni, le aziende private, i cittadini e che si svolgono in ambito locale, nazionale e internazionale; sono aperti, dialogano con linguaggi diversi e sono sviluppati per valorizzare il patrimonio del museo, della città e del territorio.
Li trovate ordinati per tematiche:
INCLUSIONE SOCIALE | IL MUSEO FUORI DAL MUSEO | SOSTENIBILITÀ
DIAGNOSTICA E NUOVE TECNOLOGIE | APPROCCI INTERDISCIPLINARI | PROGETTI PARTECIPATI
INCLUSIONE SOCIALE
Conoscere il Museo - per gli anziani ospiti delle “case residenze”
Il progetto – recentemente riavviato dopo la forzata interruzione dovuta all’emergenza sanitaria – e condotto in, si configura come un percorso di conoscenza del patrimonio culturale locale, con visita delle raccolte d’arte e di archeologia del Museo, del Sito Unesco e del Parco archeologico della Terramara di Montale, assieme a laboratori di sperimentazione di antiche tecniche e abilità manuali che fanno parte del vissuto degli anziani. Grazie alla collaborazione tra Museo Civico e Servizi Sociali dal 2016 sono stati proposti alle strutture residenziali e ai centri diurni laboratori dedicati all’arte della tessitura e della carta, alla modellazione della ceramica, agli strumenti musicali, alla creazione di braccialetti.
Referenti: Elena Grazia Fè, Elena Righi
Tavolo delle Idee: tra conoscenza e narrazione
Un progetto rivolto a piccoli gruppi di donne che frequentano il centro stranieri della Caritas diocesana di Modena, che lo ha avviato e che coinvolge altre istituzioni culturali modenesi, tra cui ERT e il Servizio Biblioteche. Per conoscere da vicino ed apprezzare il Museo Civico, con le sue raccolte, ma anche i luoghi più significativi della città, dal Sito Unesco , alle fontane di Giuseppe Graziosi, al Parco archeologico di Mutina. Referenti: Francesca Piccinini, Cristina Stefani, Silvia Pellegrini
In collaborazione con Caritas
Di tutti e per tutti – proposta inclusiva per la visita al Sito Unesco di Modena
Una guida multisensoriale – All’ombra delle pietre. Guida multisensoriale illustrata del Sito Unesco di Modena - per favorire un approccio nuovo, emozionale e coinvolgente, al complesso riconosciuto patrimonio dell’umanità ed un prontuario - Di tutti, per tutti. Prontuario inclusivo per la visita - pensato per facilitare l’accesso al Sito da parte delle persone con disabilità. Corredati da con suggestivi disegni, testi audio scaricabili tramite codici QR, mappe tattili e indicazioni pratiche sono i due strumenti realizzati tra 2022 e 2023 attraverso i quali si concretizza per ora la proposta di accessibilità inclusiva al Sito Unesco. Referenti: Elena Grazia Fè, Francesca Piccinini (Museo Civico - Coordinamento Unesco)
In collaborazione con: La Girobussola Aps
IL MUSEO FUORI DAL MUSEO
Catalogazione digitale del patrimonio - IBC Regione Emilia-Romagna
Sono disponibili online le immagini e le schede di opere appartenenti a varie collezioni del Museo nel Catalogo informatizzato del patrimonio culturale della Regione, grazie al progetto di catalogazione informatizzata iniziato nel 2002 e reso fruibile tramite il portale regionale PATER. Sono consultabili on line sia attraverso il sito del Museo che tramite la piattaforma regionale opere e reperti appartenenti a molte collezioni: Dipinti antichi - Dipinti Otto-Novecento - Archeologia - Raccolte Etnologiche - Collezione Sernicoli - Raccolta strumenti scientifici - Collezione ceramiche - Museo del Risorgimento, Opere - Museo del Risorgimento, Fotografie - Fondo Graziosi, Dipinti e sculture - Fondo Graziosi, Disegni e stampe - Fondo Graziosi, Fotografie - Raccolte numismatiche.
In collaborazione con: Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna
Museum: applicativo per la gestione digitale e la valorizzazione delle raccolte museali
Nell’ambito del progetto Opengate, finanziato dal Fondo Cultura 2021 del MIC, è stata avviata la gestione e valorizzazione digitale delle raccolte museali, funzionale sia al lavoro degli operatori museali e dei ricercatori che alla fruizione da remoto da parte del pubblico. Il progetto proseguirà cogliendo nuove opportunità di finanziamento finalizzate alla digitalizzazione del patrimonio culturale e museale, ponendosi in relazione sinergica con il portale regionale PATER.
Referenti: Silvia Pellegrini, Cristina Stefani, Elena Righi
Pantheon Estense - chiesa di Sant’Agostino
Gli studi in corso e le nuove tecnologie digitali e 3D consentiranno di ricostruire il grandioso apparato effimero eretto nella trecentesca chiesa di Sant’Agostino per le esequie del duca Francesco I d’Este. La “macchina funerale” descritta nell’ Idea di un prencipe et eroe christiano di Domenico Gamberti, pubblicato nel 1659, fu poi trasformata in un apparato stabile per celebrare la gloria degli Este, caso unico nel panorama europeo.
In collaborazione con: Università degli Studi di Bologna, Università di Modena e Reggio – DHMORE
Consulenti scientifici: Grazia Biondi (storica), Sonia Cavicchioli (Unibo), Matteo Agnoletto (Unibo), Referenti: Cristina Stefani, Francesca Piccinini (Museo Civico)
Network internazionali - ICOM, NEMO, EXARC
Il Museo Civico partecipa attivamente a tre reti internazionali con le quali si confronta su tematiche comuni inerenti la mission, la progettualità e le sfide che nel mondo contemporaneo i musei sono chiamati ad affrontare.
Il Museo è socio istituzionale di ICOM, International Council of Museums, dall’anno 2015 con un ruolo attivo nella partecipazione a conferenze nazionali e internazionali, seminari e attività promosse dall’associazione.
Dal 2014 il Museo è membro di NEMO, Network of European Museum Organisations, e prende parte a convegni, formazioni e progetti internazionali organizzati dalla rete.
Il Parco archeologico della Terramara di Montale è inserito in una dimensione europea fin dal momento della sua progettazione e ha sviluppato sinergie con importanti musei archeologici open air internazionali attraverso la collaborazione con il network EXARC, di cui è membro dal 2004.
Referenti: Alessia Pelillo, Francesca Piccinini, Cristiana Zanasi
Ampliamento dei Musei del Duomo di Modena
Il progetto di riqualificazione e ampliamento dei Musei del Duomo, creati in occasione del grande giubileo dell’anno 2000 e parte integrante del Sito Unesco di Modena, è stato avviato nel 2018 e si è concluso nel corso del 2023. Il nuovo percorso di visita al secondo piano è dedicato alla storia del complesso monumentale e alle caratteristiche che lo rendono unico, riservando particolare attenzione alla fase romanica e alle figure di Lanfranco e Wiligelmo. Al secondo piano si trovano anche i nuovi laboratori didattici, che inizieranno la loro attività durante l’anno scolastico 2023/2024.
In collaborazione con: Basilica Metropolitana del Duomo di Modena, Arcidiocesi di Modena e Nonantola
Referenti: Francesca Piccinini (Museo Civico), Giovanna Caselgrandi (Basilica Metropolitana - Musei del Duomo), Simona Roversi (Diocesi di Modena - Nonantola)
Raccolta della Vita contadina di Villa Sorra
Villa Sorra con il suo parco è proprietà condivisa dei quattro Comuni di Castelfranco, Modena, Nonantola e San Cesario, i cui sindaci hanno recentemente rinnovato l’accordo per la gestione condivisa, affidandone il coordinamento a Castelfranco. Il complesso è interessato dal Progetto speciale / LR 40-1998 Villa Sorra. Saperi e sapori, che prevede la riqualificazione degli edifici e la successiva valorizzazione del complesso, comprendente anche la Raccolta della vita contadina di proprietà del Museo Civico di Modena che e è sempre stata conservata in quel contesto, ma che attualmente è stata trasferita in un deposito temporaneo, dove ne è stata avviato il riordino. Referenti: Francesca Piccinini, Andrea Trenti
Riallestimento del Museo civiltà contadina di Bastiglia
L'accordo con il Comune di Bastiglia prevede la progettazione del Museo della civiltà contadina, gravemente danneggiato dal sisma del 2012 e dall'esondazione del 2014. Nel 2021 inaugura il nuovo Museo, dove gli oggetti diventano testimonianze di un mondo rurale scomparso con l'industrializzazione e diventano risorsa “identitaria” del luogo. Dopo gli indispensabili interventi di restauro conservativo e selezione dei materiali da esporre, l'allestimento vuole comunicare i valori della “civiltà” contadina e della cultura materiale coinvolgendo ed emozionando il visitatore, in particolare grazie al contesto di ambientazione affidato a un ricco apparato di foto storiche. È pensato inoltre per fornire spunti per percorsi educativi e contribuire a una riflessione generale su grandi temi ecologici.
In collaborazione con: Comune di Bastiglia
Referente: Giorgio Cervetti, Stefano Bulgarelli.
SOSTENIBILITÀ
Il Museo sotto una nuova luce
Il progetto per la realizzazione di una nuova illuminazione delle sale espositive e delle luci interne alle vetrine storiche è stato inaugurato a dicembre del 2022. Le lampade tradizionali a incandescenza sono state sostituite con luci a tecnologia LED. Gli obiettivi da raggiungere erano numerosi: il sensibile abbattimento del consumo di energia elettrica (previsto oltre il 50%), la drastica riduzione degli interventi di manutenzione e il relativo minore consumo di materiali usurabili, il miglioramento della sicurezza generale antincendio del Museo grazie all'utilizzo di corpi illuminanti a basso voltaggio. L’intervento è inoltre finalizzato a migliorare la fruizione delle opere e dei reperti esposti uniformando la tonalità luminosa e consentendo di metterne in evidenza i dettagli più interessanti. Il progetto si inserisce nel più ampio quadro di interventi sull'efficientamento energetico del Comune di Modena, in accordo con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell'ONU per uno sviluppo sostenibile. Referente: Andrea Trenti
Archeologia e ambiente: la storia insegna al Parco archeologico della Terramara di Montale
In occasione dei lavori di manutenzione delle pareti delle case ricostruite si è scelto di coniugare le competenze archeologiche con quelle dell’associazione Terraepaglia, che si occupa di promuovere pratiche costruttive sostenibili all’insegna della bioedilizia. Se nel mondo delle terramare la scelta di utilizzare terra cruda e materiali vegetali era dettata dalla disponibilità delle risorse, oggi è sempre più una scelta legata al benessere dell’ambiente e delle persone. L’intervento si sviluppa in forma di workshop per favorire l’apprendimento attivo e partecipato di tutti coloro che a vario titolo possono essere interessati.
Il tema della sostenibilità ambientale fa parte anche di una proposta educativa sperimentale rivolta alle scuole secondarie di I e II grado: a partire dalle vicende storiche delle terramare, la cui crisi è stata innescata in parte da da fattori ambientali e in parte da pratiche non sostenibili, si coinvolgono i ragazzi, con la tecnica del brainwriting, in una riflessione sul rapporto uomo-ambiente fra passato, presente e futuro.
In collaborazione con: Associazione Terraepaglia Plus Aps, MEMO
Referenti: Monia Barbieri, Cristiana Zanasi
DIAGNOSTICA E NUOVE TECNOLOGIE
Monitoraggio ambientale e conservazione preventiva
Per il monitoraggio ambientale datalogger a controllo remoto sono installati nelle sale storiche del Palazzo Comunale e nelle vetrine storiche del Museo Civico in cui sono esposti i materiali più sensibili. Uno specifico progetto di diagnostica microclimatica è applicato ai manufatti in vetro per lo studio del cosiddetto “tumore del vetro”.
Sul fronte della conservazione preventiva è stato attivato un progetto di monitoraggio delle tappezzerie settecentesche in seta della Sala del Vecchio Consiglio di Palazzo comunale
In collaborazione con: Fondazione Centro per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali “La Venaria Reale”,
Referenti: Stefano Bulgarelli, Elena Grazia Fè (Museo Civico); Stefania De Blasi, Roberta Genta, Marco Nervo (CCR La Venaria Reale)
Mummia precolombiana - Nuove indagini (in corso)
Una tomografia assiale computerizzata e prelievi di resti organici sono stati effettuati sulla mummia femminile proveniente dalla necropoli di Ancòn (Perù) in previsione di un aggiornamento dell’apparato espositivo e didascalico della mummia e del suo corredo.
In collaborazione con: Dipartimento Storia Culture Civiltà - Unibo, Policlinico - Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena.
Referenti: M. Elena Righi (Museo Civico), Mirko Traversari (Gruppo Italiano di Paleopatologia)
Tomografie digitali applicate all’archeologia: scavo e restauro virtuale su urne cinerarie di età romana (2019-2022)
Progetto di sperimentazione di nuove metodologie di scavo e di restauro virtuale applicate all’archeologia funeraria. Urne cinerarie di età romana sono state sottoposte a tomografie a scansione ad altissima definizione che hanno consentito di individuare, senza scavarne il contenuto, i resti ossei e i reperti di corredo mantenendo intatta la stratigrafia. Sulla base delle immagini tomografiche è stato testato il restauro virtuale degli oggetti.
Report: Multiproxy approach for the analysis of the Roman funerary ritual in Mutina (N Italy); Archeologia della morte a Mutina. Approcci multidisciplinari e nuove tecnologie per lo studio della necropoli lungo la via Emilia. Workshop.
In collaborazione con: Tec-Eurolab, Dipartimento di Storia Culture Civiltà Unibo - Dipartimento di Beni Culturali, Laboratorio di Antropologia fisica e DNA antico Unibo - Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche Unimore - Dipartimento di Scienze della Vita Unimore
Referente: Silvia Pellegrini
Raccolta egiziana - Diagnostica e manutenzione conservativa (2019-2021)
La raccolta è stata sottoposta a un articolato programma di diagnostica e manutenzione conservativa con il coinvolgimento dei massimi esperti del settore e l’ausilio delle più moderne tecnologie. Sono state eseguite tomografie assiali computerizzate e radiografie sui resti umani mummificati, analisi paleopatologiche e antropologiche, datazioni al radiocarbonio, analisi dei pigmenti tramite indagini multispettrali, analisi entomologiche, botaniche, chimiche e sedimentologiche. E’ stata eseguita da Cicero Moraes una ricostruzione 3D del volto della mummia di bambino. Il restauro della mummia, eseguito da Cinzia Oliva, si è svolto in diretta davanti al pubblico.
In collaborazione con: Museo Civico Archeologico di Bologna, Struttura di Radiologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena, College of Humanities, Arts and Social Sciences - Flinders University, Dipartimento Scienze Umanistiche - Università di Catania, CNR-Ivalsa Sesto Fiorentino, Dipartimenti di Scienze della Vita e di Chimica e Scienze della Terra - Unimore, School of Applied Sciences - University of Huddersfield.
Referenti: Daniela Picchi (Museo Civico Archeologico di Bologna), Cristiana Zanasi (Museo Civico)
Raccolta del Paleolitico francese - Analisi tecno-economiche e morfometriche (2020-2022)
Lo studio delle industrie litiche del Paleolitico inferiore e medio (Acheuleano e Musteriano) provenienti dal nord della Francia e acquisite dal Museo nel 1891, ha l’obiettivo di definire aspetti della produzione litica di uno dei siti preistorici più famosi al mondo (Saint Acheul). Le analisi hanno permesso di individuare le aree di approvvigionamento delle materie prime, i metodi di produzione, i trend morfologici e funzionali, oltre a proporre un nuovo approccio alla storia delle industrie successivamente al loro seppellimento.
In collaborazione con: Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Studi Umanistici, Sezione di Scienze Preistoriche e Antropologiche, Muséum national d’histoire naturelle de Paris, UMR 7194 - CNRS.
Referenti: Marta Arzarello (Università di Ferrara), Cristiana Zanasi (Museo Civico)
In collaborazione con Dipartimento di Scienze dell'Antichità di Sapienza Università di Roma, Università di Bologna, Laboratorio DI.AR., Gruppo Italiano di Paleopatologia.
APPROCCI INTERDISCIPLINARI
Le Terramare dell’età del Bronzo
Il Museo possiede una delle più importanti raccolte delle Terramare, formatasi grazie alle ricerche condotte nella seconda metà del XIX secolo e successivamente dagli anni ottanta del novecento ad oggi. È in corso lo studio dei numerosi interventi di scavo effettuati nelle terramare di Montale, Baggiovara, Gaggio di Castelfranco, nella necropoli di Casinalbo e in contesti montani fra cui l’Alpe di S. Giulia, unitamente alla valorizzazione delle raccolte storiche. L’approccio interdisciplinare prevede, oltre allo studio archeologico, ricerche geoarcheologiche, archeobotaniche, archeozoologiche e di bioarcheologia dei resti umani, comprendenti anche analisi isotopiche.
In collaborazione con: Dipartimento di Scienze dell’Antichità - Università Sapienza di Roma, Dipartimento di Scienze della Vita - Unimore, Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento, Laboratorio di Bioarcheologia del Museo delle Civiltà di Roma, Department of Historical Studies – University of Goteborg (Sweden), Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
Referenti: Andrea Cardarelli (Sapienza-Università di Roma), Gianluca Pellacani, Cristiana Zanasi (Museo Civico)
La ritualità funeraria nelle necropoli di Mutina: archeometria, metodo combinatorio e multidisciplinarietà (2020-2022)
Obiettivo è l’analisi di tutti gli aspetti dell'archeologia funeraria: topografia dello spazio funerario, correlazione tra corredi, epigrafi e apparati monumentali, analisi antropologiche, offerte consumate sia durante il rito di seppellimento sia durante la commemorazione dei defunti, ricostruzione ambientale, climatica e sedimentaria. La metodologia è improntata su un’analisi di tipo combinatorio e interdisciplinare, che inserisce nello stesso sistema interpretativo tutte le fonti disponibili, per cogliere varianti e denominatori comuni applicati alla ritualità funeraria. Sono impiegate tecnologie avanzate, grazie alla collaborazione con il centro Tec-Eurolab srl e con Unimore.
In collaborazione con: Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, Unibo - Dipartimento di Storia Culture Civiltà, Dipartimento di Beni Culturali, Laboratorio di Antropologia fisica e DNA antico; Unimore - Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche e Dipartimento di Scienze della Vita; Tec-Eurolab srl
Referente: Silvia Pellegrini
Prima della cattedrale - ricerche e indagini sul Duomo di Modena tra tardoantico e alto medioevo (2019-2022)
Obiettivo della ricerca è la definizione delle fasi costruttive del Duomo di Modena tra tardoantico e altomedioevo in rapporto all'evoluzione sociale e urbanistica della città. Le fasi prelanfranchiane sono correlate ai rilievi architettonico-strutturali eseguiti sulla cattedrale attuale. Le mappature e le sintesi grafiche saranno presentate al pubblico negli spazi del nuovo Museo del Duomo. Il progetto è compreso tra le azioni strategiche del Piano di Gestione del Sito Unesco di Modena.
In collaborazione con: Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, Unibo - Dipartimento di Storia Culture Civiltà, Dipartimento di Beni Culturali, Laboratorio di Antropologia fisica e DNA antico; Unimore - Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche e Dipartimento di Scienze della Vita; Basilica Metropolitana - Musei del Duomo
Referenti: Francesca Piccinini, Silvia Pellegrini
PROGETTI PARTECIPATI
# Vivilo a regola d’arte, campagna di comunicazione per il Sito Unesco (2022-2023)
Una campagna di comunicazione multi-livello, che prevede stendardi, manifesti, materiali a stampa, video e post sui social, pensata per coinvolgere attivamente cittadini e turisti in una fruizione consapevole e responsabile del complesso monumentale riconosciuto dall’Unesco Patrimonio dell’umanità. Caratterizzata da un linguaggio grafico divertente e colorato, la campagna è stata pensata per essere riproposta periodicamente.
Referenti: Elena Grazia Fè, Francesca Piccinini (Museo Civico - Coordinamento Unesco)