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Sezioni

Chiese comunali

Sono sette gli edifici di culto che fanno parte del patrimonio comunale.

Per prima va ricordata la chiesa della Madonna del Voto, edificata dalla comunità modenese per grazia ricevuta dopo la peste del 1630 e dedicata alla venerata Madonna della Ghiara di Reggio. 
La chiesa di Sant'Agostino, inglobata nel grande Albergo dei Poveri, fu invece venduta intorno al 1880 dalla Congregazione di Carità al Comune per sanare difficoltà economiche. Questa acquisizione confermò e ampliò l'accentramento degli istituti culturali modenesi in un'unica sede, il settecentesco ospizio che diverrà così il Palazzo dei Musei.
Nel 1928 fu acquistata la chiesa Santa Maria della Pomposa per ospitare il monumento funebre di Ludovico Antonio Muratori mentre nell'annessa canonica, già abitata dallo storico, si insedieranno la Deputazione di Storia Patria e il Museo Muratoriano. 
Nel 1936 il Comune entrò in possesso del Tempio Monumentale dei Caduti alla cui costruzione, iniziata nel 1929, l'Amministrazione aveva dato un notevole contributo finanziario. 
Le altre chiese, San Barnaba, San Lazzaro, San Biagio arrivarono invece nel 1977 con la legge che affidava agli enti locali il patrimonio delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza.

Al Comune spetta dunque la custodia di questo vasto e articolato patrimonio e la responsabilità di mantenerne l'originaria destinazione: fatta salva la chiesa di San Biagio, non ancora riparata dai danni del sisma del 2012, le chiese sono infatti tutte aperte al culto. La tutela, la conservazione e lo studio delle opere d'arte sono affidate dal Comune al Museo Civico, confermando così il radicato rapporto dell’istituzione con il territorio.