Lavinia Fontana in mostra a Dublino
Un importante dipinto del Museo Civico di Modena, il "Ritratto di Carlo Sigonio" di Lavinia Fontana parte per Dublino dove viene presentato nell'importante mostra di respiro internazionale dedicata alla figura della pittrice seicentesca.
Il titolo della mostra irlandese, “Lavinia Fontana: Trailblazer, Rule Breaker”, ovvero “Una pioniera che infrange le regole”, allude al suo ruolo di iniziatrice di un inedito fenomeno di affermazione della professione artistica al femminile, in un mondo che era ancora pressoché dominato dagli uomini.
L’esposizione, curata da Aoife Brady, sarà ospitata nella National Gallery of Ireland dal 6 maggio al 28 agosto 2023 e conterà, oltre che sui preziosi dipinti e documenti imolesi, anche su prestigiosi prestiti di opere provenienti dai maggiori musei italiani e internazionali, tra i quali gli Uffizi, la Pinacoteca Nazionale di Bologna, la Galleria Spada di Roma, il British Museum, il Louvre e la Gemäldegalerie Alte Meister di Dresda.
IL RITRATTO DI CARLO SIGONIO
Figlia del pittore Prospero Fontana, Lavinia Fontana (1552-1614), attraverso la fitta rete di amicizie paterne, è la ritrattista più ambita dagli studiosi nella Bologna del Cardinal Paleotti. Tra desideri di gloria e valori etici, la moda di essere ritratti diventa esigenza imprescindibile per l'uomo di cultura affermato laico ed ecclesiastico, come il noto studioso modenese Carlo Sigonio. Il dipinto fu realizzato nel 1578 quando lo studioso si trasferì a Bologna per ricoprire la cattedra di Eloquenza.
Nel dipinto la pittrice registra con minuziosa attenzione gli oggetti che simboleggiano il ruolo del professore universitario: l'abito, il manto foderato di pelliccia, il colletto e i polsini, gli strumenti del lavoro intellettuale, i libri, il tagliacarte, il calamaio, gli occhiali, il biglietto ripiegato con la scritta “Al Molto Mag.co et Ecel.te mio il S.or Carolo Sigonio, Bologna”, collocati sul tavolo.
La pittrice inquadra lo storico modenese entro l'interno di uno studio che comunica sullo sfondo con una stanza, molto probabilmente il ginnasio, dove si vedono alcuni giovani studenti appartenenti alla compagnia della Perseveranza, fondata dallo stesso Sigonio e promossa dal vescovo bolognese.
Lavinia costruisce con sobrio rigore l'immagine ufficiale dell'erudito: solenne, nell'abito scuro, foderato di pelliccia, solo ravvivato dal candore del colletto e dai polsini, Sigonio dialoga con lo spettatore atteggiando la mano nel gesto dell'esordio discorsivo proprio del professore universitario quando introduce una lezione accademica.
Didascalie foto: Lavinia Fontana, Ritratto di Carlo Sigonio, 1578, olio su tela. Museo Civico di Modena