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Il trionfo di un'infelice e vil Secchia di legno

Sabato 25 ottobre, itinerario guidato alla scoperta della celebre Secchia rapita. Ritrovo ore 15 all’ingresso della Ghirlandina

Il trionfo di un'infelice e vil Secchia di legno

Sabato 2 novembre, ore 15
Itinerario guidato alla scoperta del leggendario trofeo della battaglia di Zappolino del 1325.

Una passeggiata storica tra Ghirlandina, Piazza Torre, Palazzo Comunale e Museo Civico per rivivere vicende, fortuna e curiosità della celebre “secchia rapita” protagonista del poema eroicomico di Alessandro Tassoni, pubblicato la prima volta a Parigi nel 1622. Il simbolico trofeo di guerra è conservato a Modena dal 1325 quando, dopo la cruenta battaglia di Zappolino combattuta contro i Bolognesi, si narra essere stata trafugata dai Modenesi da un pozzo alle porte di quella città, e subito portata al sicuro nella Ghirlandina, fra i tesori del Duomo e i documenti più preziosi della comunità.

A cura di Stefano Bulgarelli, Museo Civico di Modena
Durata 2 ore. Costo € 6. Prenotazione su visitmodena.it

L’iniziativa è parte del programma diffuso di eventi Zappolino700. 1325 - 2025: settecento anni da una battaglia che ha fatto la storiaZappolino700 è un progetto culturale collettivo a cui collaborano i Comuni della Valsamoggia, in qualità di promotori, di Bologna e di Modena per celebrare il 7° centenario della Battaglia di Zappolino con un ricco programma di iniziative. 


L’itinerario inizia con la visita della sala affrescata della Torre dove da alcuni decenni si trova una copia della secchia, realizzata in seguito ai rocamboleschi furti condotti nel secondo novecento dalla goliardia studentesca.

La seconda tappa si svolge in Piazza Torre presso la statua di Alessandro Tassoni, scolpita da Alessandro Cavazza nel 1860, e considerato in quegli anni un precursore del Risorgimento. A pochi metri di distanza, l’editore di origine ebraiche Angelo Fortunato Formiggini, grande cultore del poeta, nel 1938 pose tragicamente fine alla sua vita per protesta contro le leggi razziali dell’Italia fascista.
Tre sono invece le soste che seguono in Palazzo Comunale: davanti al ritratto di Tassoni in posa col fico in mano per indicare con autoironia lo scarso guadagno ottenuto dalle sue fatiche, all’originale Secchia rapita conservata nel Camerino dei Confirmati di cui le recenti indagini al radiocarbonio hanno confermato risalire all’epoca storica in cui si colloca, fino alle tele raffiguranti episodi tratti dal poema che hanno adornato il carro allegorico realizzato in occasione dell’ultimo matrimonio estense, celebrato nel 1842 tra il duca di Modena Francesco V d’Austria-Este e Adelgonda di Baviera.
A quel periodo risale anche un affresco altrettanto “tassoniano” conservato al Museo Civico di Palazzo dei Musei, ricco di rimandi storici e aneddoti, che costituisce l’ultima tappa dell’itinerario.

 Foto: Luigi Manzini, Scena della Secchia Rapita per carro trionfale, 1842, tempera su tela, Museo Civico di Modena (particolare)