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DeVoti Etruschi da Veio a Modena e ritorno

Seconda tappa a Roma per la mostra DeVoti Etruschi che si trasferisce dal 10 maggio al Museo delle Antichità etrusche e italiche di Musei Sapienza

DeVoti Etruschi da Veio a Modena e ritorno

Le statue, i volti, i busti e le porzioni del corpo dei devoti etruschi di Veio esposti a Modena nella mostra DeVoti Etruschi si spostano a Roma il tempo di una nuova esposizione e fanno (quasi) ritorno alle loro origini.
Dal 10 maggio, il Museo delle Antichità etrusche e italiche di Musei Sapienza ospiterà il ricco nucleo di ex-voto in terracotta che uomini e donne di Veio offrirono in dono alle divinità cui si erano affidati e che nel 1894 giunse al Museo Civico di Modena nel nel quadro di uno scambio con il Museo Pigorini di Roma. 

La mostra DeVoti Etruschi a Roma segna la seconda tappa di un progetto di ricerca condiviso da Musei Sapienza con il Museo Civico di Modena alla riscoperta delle raccolte archeologiche ottocentesche conservate nei depositi. 
L'allestimento suggestivo rende vive le pratiche rituali al centro delle azioni votive. Una pratica antropologicamente sospesa fra religione e superstizione che intercetta archeologia, etnologia, arte popolare e contemporanea.
 
Le terrecotte votive in mostra rappresentano figure di devoti, statue, busti, volti di adulti e bambini, parti anatomiche, membra e organi, oltre a raffigurazioni di animali con le quali si chiedeva la prosperità del bestiame domestico. Venivano da un’immensa stipe votiva messa in luce nel 1889 e conosciuta anche come “Stipe Lanciani”, tuttora oggetto di studio (dal dipartimento di Etruscologia e antichità italiche della Sapienza): un deposito riferibile a una possibile area sacra posta sulla collina di Comunità, nel punto più alto del pianoro di Veio, un luogo di culto importante e frequentato con assiduità per molto tempo, tra l’inizio del quinto e la metà del secondo secolo avanti Cristo, anche dopo la conquista della città da parte di Roma. Oltre alla straordinarietà dei monumenti e dei reperti rinvenuti, Veio è nota infatti per la sua decennale resistenza a Roma, che riuscì a espugnarla nel 396 a.C. decretando il definitivo ingresso dei Romani nel territorio etrusco.
 
La mostra è stata curata da Laura Maria Michetti di Sapienza Università di Roma, Carla Tulini di Sapienza Università di Roma e Cristiana Zanasi del Museo Civico di Modena.
La mostra è accompagnata da un catalogo scientifico a cura di Michetti-Tulini-Zanasi edito dall'Insegna dei Giglio acquistabile presso il bookshop di Infopoint (Palazzo dei Musei Modena).